La chiesa di San Sebastianello | STOP 5
C’era una volta una Chiesa… proprio qui dove vi trovate adesso. Usate l’immaginazione per scoprirne la storia. Cominciamo dal suo nome: in origine, si chiamava Santa Maria della Misericordia. Sapete perché? Pare che sia stata edificata nel 1446 a seguito della peste che, due anni prima, aveva colpito Siracusa. Confinava con il Palazzo Municipale, allora del Senato, progettato da Giovanni Vermèxio.
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Con la fantasia, costruite la facciata rivolta verso via Minerva. Doveva essere piuttosto semplice con due finestre e un portale che riutilizzava alcuni elementi architettonici bizantini. E poi, c’era un piccolo scudo a bassorilievo, avvolto da foglie d’acanto e affiancato dall’immagine di una conchiglia da pellegrino. Che cosa rappresentava? Si riferiva, secondo alcuni studi, all’arrivo a Siracusa dei Cavalieri di Rodi, qui ospitati nel sedicesimo secolo dopo essere fuggiti dall’isola greca a causa della conquista ottomana e poi trasferiti a Malta. L’effige di Santa Eulàlia che sovrasta i due simboli sottolinea il legame esistente all’epoca tra la città di Siracusa e Barcellona, di cui la Santa è la protettrice.
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Successivamente, la Chiesa fu assegnata alla confraternita della Fratellanza di San Sebastiano da cui il titolo di San Sebastianello. Nel 1928 è stata ceduta al Comune. Gravemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, fu definitivamente demolita negli anni Sessanta a seguito della costruzione della nuova ala del Palazzo Municipale e dell’ampliamento degli stessi uffici.
La cripta e il putridàrium
Dal medioevo al periodo bizantino sino all’età romana: le fondamenta della Chiesa sono il risultato di strati archeologici di varie epoche. Ed esattamente in questo punto, corrispondono al basamento della parte centro-meridionale della cella del Tempio ionico, riconoscibile nei grandi blocchi di cui era composto.
Alcuni gradini permettevano di raggiungere l’ambiente sotterraneo, dove si trovavano una serie di sedili marmorei contraddistinti da un largo foro.
Si tratta di una cripta cimiteriale ovvero di un putridàrium. Qui venivano accolti i defunti appartenuti alla Confraternita di San Sebastiano. I loro corpi erano sistemati in posizione seduta: il processo di decomposizione, così, avveniva in modo controllato senza ristagno di liquidi permettendo anche la raccolta delle ossa. Queste, una volta lavate venivano definitivamente custodite nell’ossario.
La progressiva decomposizione delle carni – elemento impuro – mostrava via via il raggiungimento di uno stadio di purezza rappresentato, per l’appunto, dalle ossa “liberate” dal resto del corpo. In questo modo l’anima andava verso la vita eterna, supportata dalle preghiere dei confratelli.
Adesso risalite, tornando sui vostri passi.
(pausa musicale, parte recitata:
I: Ferma i tuoi passi e ascolta!
Un silenzio carico di sospiri si siede davanti a te.
È la poesia della morte che aspetta di essere recitata…ancora una volta…
L’anima è un’ombra che sale, dalla carne, dalle viscere e profuma.
Incensi e odori di santità aspergono la tua pelle, come gocce del tempo)
II: Ferma i tuoi passi e ascolta!
Un silenzio carico di sospiri si siede davanti a te.
È la poesia della morte che aspetta di essere recitata…ancora una volta…
L’anima è un’ombra che sale, dalla carne, dalle viscere e profuma.
Tintinnii di metalli… e fumi di incensi aspergono l’aria greve di umori.
A mani piene, a migliaia, gocce profumate di speziati olii riempiono le stanze,
gocce odorose di vita e di morte, da vedere ma non da sentire.
Odore di santità asperge la tua pelle, come gocce del tempo
The church of San Sebastianello | STOP 5
Once upon a time, there was a Church…right here where you are now. Use your imagination to discover its history. Let’s begin with its name: originally, it was called Santa Maria della Misericordia. Do you know why? It seems that it was built in 1446 following the plague that, two years earlier, had struck Syracuse. It bordered Palazzo Municipale, then the seat of the Senate, designed by Giovanni Vermèxio.
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In your imagination, construct the façade facing Via Minerva. It must have been quite simple, with two windows and a portal that reused some Byzantine architectural elements. There was a small shield in bas-relief wrapped with acanthus leaves and flanked by the image of the pilgrim’s scallop shell. What did it represent? According to some scholars, it referred to the arrival in Syracuse of the Knights of Rhodes who fled here in the sixteenth century from the Greek island due to the Ottoman conquest before later moving to Malta. The effigy of Saint Eulalia that dominates the two symbols underlines the bond at that time between the cities of Syracuse and Barcelona, of which Eulalia is the patron saint.
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Later, the Church was assigned to the Brotherhood of Saint Sebastian, hence the name of San Sebastianello. It was sold to the Municipality in 1928. Severely damaged by the bombardments of the Second World War, it was finally demolished in the nineteen sixties with the construction of the new wing of the Palazzo Municipale and the extension of its offices.
The crypt and the putridarium
From the Middle Ages to the Byzantine period and the Roman era: the foundations of the Church are the result of archaeological layers of various periods. Precisely at this point, they correspond to the basement of the central-southern part of the cella of the Ionic Temple, which can be recognised from the large blocks of which it was composed.
Some steps enabled an underground room to be reached where there was a series of marble seats with large holes.
This was a cemetery crypt, that is, a putridarium. The deceased members of the Brotherhood of Saint Sebastian were brought here. Their bodies were arranged in a sitting position: in this way, the process of decomposition took place in a controlled way without the stagnation of liquids, enabling the bones to be collected. Once washed, these were finally preserved in the ossuary.
The gradual decomposition of the flesh – an impure element – gradually displayed the attainment of a stage of purity represented by the “freeing” of the bones from the rest of the body. In this way, the soul departed towards eternal life, supported by the prayers of the Brothers.
(musical break, part recited with musical background):
I: Hold fast and listen!
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A silence laden with sighs sits before you.
It is the poem of death that waits to be recited…once again…
The soul is a shadow that rises from the flesh, from the intestines, and is fragrant.
Incense and odours of sanctity sprinkle your skin like drops of time.
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II: Hold fast and listen!
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A silence laden with sighs lies before you.
It is the poem of death that waits to be recited…once again…
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The soul is a shadow that rises from the flesh, from the intestines and is fragrant.
The clinking of metals… and incense fumes sprinkle the air heavy with humours.
With hands full, in the thousands, fragrant drops of spicy oils fill the rooms,
sweet-smelling drops of life and death.
The odours of sanctity sprinkle your skin like drops of time.
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At the end of the walkway, go back up, retracing your steps.