Uscita - Padiglione spazi del giardino | STOP 6
Dopo un lungo viaggio nella storia, eccovi catapultati di fronte alla modernità. Questo padiglione è stato concepito da Vincenzo Latina che, nel 2012, si è aggiudicato la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana durante la Triennale di Milano.
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In questa maniera, l’archeologia diventa materia attiva e fondativa. Tutti i materiali sono stati concepiti per dare testimonianza viva della storia millenaria e delle sue tracce. I conci di pietra calcarea riempiono il vuoto della Chiesa di San Sebastianello: trama e tessitura della struttura richiamano le semplici murature dell’edificio distrutto. Inoltre, non esiste un pavimento proprio del Padiglione: così non solo si ricrea la cella aperta del Tempio, ma in questo modo le strutture sottostanti non vengono coperte. Il lungo taglio verticale sulla parete è idealmente connesso con la colonna d’angolo del Tempio di Atena - inglobato nella Cattedrale –.
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È un modo per ricucire la ferita aperta della precedente demolizione. E oggi voi, percorrendo questo nuovo tratto che vi ha portato attraverso i secoli a scoprire il sito dell’Artemìsion di Siracusa, siete stati testimoni della rinascita e della ciclicità di una storia che si rinnova in un programma di rilancio culturale di riqualificazione urbana.
Exit - Pavilion spaces of the garden | STOP 6
After a long journey through history, you have now been catapulted back to modernity. This pavilion was designed by Vincenzo Latina who, in 2012, was awarded the Gold Medal for Italian Architecture during the Milan Triennale.
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In this way, archaeology becomes an active and foundational subject. All the materials were designed to bear living witness to thousands of years of history and its traces. Limestone ashlars fill the interior of the Chiesa di San Sebastianello: the structure’s texture recalls the simple walls of the ruined building. Moreover, the Pavilion does not have its own floor: not only is the open-air cella of the Temple recreated, the underlying structures remain uncovered. The long vertical cut on the wall is probably linked to the corner column of the Temple of Athena, incorporated in the Cathedral.
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It is a way of healing the open wound of the previous demolition. And today, by visiting this new stretch, which has led you through the centuries to discover the site of the Artemision of Syracuse, you have been witness to the rebirth and cyclical nature of a history that is being renewed in a programme of cultural revival through urban redevelopment.